Nel corso del 2023, il Tesoro dovrà ricorrere sul mercato con emissioni per circa 350 miliardi di euro: 290 miliardi corrispondono a titoli in scadenza e altri 90 miliardi a ulteriori esigenze legate al fabbisogno pubblico. In questo quadro, la nuova emissione di marzo del “Btp Italia” sembra rientrare nella strategia di gestione del debito pubblico definita dal governo anche alla luce dell’andamento delle scelte di risparmio degli italiani, con l’obiettivo di portare la quota di debito pubblico “in mano” alle famiglie ai livelli di qualche anno fa