GUIDA PRATICA AL CREDITO AI CONSUMATORI
Come funziona, quando conviene, a cosa prestare attenzione
1. Cos’è il credito ai consumatori?
Il credito ai consumatori è una forma di finanziamento personale pensata per i privati cittadini, cioè per le persone fisiche che non agiscono nell’ambito di un’attività professionale o imprenditoriale. In parole semplici, si tratta di un prestito concesso da una banca o da una società finanziaria, che permette di acquistare un bene, affrontare una spesa imprevista o ottenere liquidità, restituendo poi l’importo ricevuto in comode rate mensili.
Il credito ai consumatori è regolato da una normativa specifica (art. 121 e seguenti del Testo Unico Bancario) che definisce diritti, doveri e tutele per chi lo richiede.
Rientrano in questa categoria tutti i finanziamenti di importo compreso tra 200 e 75.000 euro, con rimborso dilazionato nel tempo, che non sono legati all’acquisto di immobili.
2. A cosa serve? Le finalità principali
Le finalità possono essere le più diverse, ma hanno tutte una cosa in comune: riguardano spese personali o familiari. Alcuni esempi?
In tutti questi casi, il credito al consumo può rappresentare una soluzione utile, se ben calibrata sulle reali possibilità di rimborso del richiedente.
3. Le diverse forme di credito ai consumatori
Non tutti i prestiti sono uguali. Conoscere le principali tipologie è fondamentale per capire quale sia la più adatta alle proprie esigenze.
È legato all’acquisto di uno specifico bene o servizio, come un’auto o un mobile. Si richiede direttamente nel punto vendita (spesso in convenzione con una finanziaria) e l’importo non viene versato al cliente, ma erogato al venditore. Tu restituisci le rate.
È un finanziamento non vincolato a un acquisto preciso. L’importo viene accreditato direttamente sul tuo conto corrente, e puoi usarlo come preferisci. La restituzione avviene in rate fisse. È flessibile, ma richiede valutazione attenta del proprio budget.
È una forma particolare di prestito personale, riservata a lavoratori dipendenti e pensionati. La rata viene trattenuta direttamente dalla busta paga o dalla pensione, fino a un massimo del 20% (cioè un quinto). Offre rate fisse e tassi calmierati, ma ha vincoli precisi e può durare anche 10 anni.
4. Cosa sapere prima di firmare
Richiedere un prestito è un impegno serio. Prima di firmare, è importante avere ben chiari alcuni concetti chiave, che ti aiuteranno a capire se il finanziamento è davvero sostenibile.
Il TAEG: il vero costo del prestito
Il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) è l’indicatore più importante. Non si limita a dirti quanti interessi pagherai, ma include anche spese accessorie, commissioni e assicurazioni. È il valore da guardare quando confronti più offerte. Un TAEG più basso significa un prestito più conveniente.
Il SECCI: la sintesi da leggere con calma
Prima di firmare il contratto, riceverai un documento chiamato SECCI (Informazioni europee di base sul credito ai consumatori). Contiene tutte le condizioni principali: importo, durata, rate, tassi, costi. Leggerlo con attenzione ti permette di evitare spiacevoli sorprese.
Durata e importo: quanto puoi permetterti davvero?
Un prestito non deve mai compromettere il tuo equilibrio economico. Chiediti: posso pagare questa rata ogni mese, senza togliere il necessario a me e alla mia famiglia? E per quanto tempo?
5. Rischi e punti di attenzione
Il credito al consumo è uno strumento utile, ma va usato con attenzione e consapevolezza. Ecco alcuni aspetti a cui prestare particolare attenzione.
Rischio di sovraindebitamento
Accumulare più prestiti, o sottovalutare l’impatto di una rata, può portare a situazioni difficili. Se non riesci a pagare, rischi segnalazioni nelle banche dati e difficoltà future nell’accesso al credito.
Costi nascosti
Oltre agli interessi, considera eventuali costi extra: spese di istruttoria, incasso rata, polizze assicurative obbligatorie. Tutti questi elementi incidono sul costo totale.
Recesso ed estinzione anticipata
Hai sempre il diritto di ripensarci entro 14 giorni dalla firma, senza penali. E puoi chiudere il prestito in anticipo, pagando, se prevista, solo una piccola penale che non può superare l’1% del capitale residuo, con il vantaggio di risparmiare sugli interessi.
Comunicazione trasparente
Diffida di offerte poco chiare, pressanti o troppo “generose”. Chiedi sempre informazioni scritte, confronta più proposte e prenditi il tempo per decidere.
6. A chi rivolgersi in caso di problemi
Se hai dubbi, difficoltà o ritieni di aver subito un comportamento scorretto, hai diversi strumenti di tutela a tua disposizione.
Puoi presentare un reclamo scritto direttamente alla banca o alla finanziaria. Se non ricevi risposta entro 60 giorni (o la risposta non ti soddisfa), puoi rivolgerti gratuitamente all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF), che esamina i casi in modo imparziale. In alternativa, puoi anche inviare un esposto alla Banca d’Italia, per segnalare eventuali irregolarità.
Conclusione
Il credito ai consumatori può essere una leva positiva, se utilizzato con equilibrio e consapevolezza. Può aiutarti a realizzare progetti, affrontare spese importanti o superare momenti difficili. Ma è anche un impegno che dura nel tempo, e come tale va gestito con attenzione.
Leggere bene, informarsi, confrontare, chiedere consiglio: sono i primi, semplici passi per usare il credito nel modo giusto e tutelare i tuoi diritti. Perché il vero potere, quando si parla di denaro, è la consapevolezza.
💡 Box Informativi
Cos’è il modulo SECCI?
SECCI sta per Standard European Consumer Credit Information. È un documento informativo che ogni consumatore deve ricevere prima della firma del contratto. Contiene le caratteristiche essenziali del prestito: importo, durata, numero di rate, tassi (TAN, TAEG), costi accessori, diritti come il recesso e l’estinzione anticipata. Serve per fare confronti tra le offerte in modo chiaro e trasparente.
TAEG vs TAN: qual è la differenza?
- TAN (Tasso Annuo Nominale) indica solo il tasso “base” di interesse sul capitale prestato.
- TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) è l’indicatore più completo: include anche commissioni, spese di istruttoria, imposte e oneri obbligatori. Il TAEG è l’unico indicatore affidabile per confrontare prestiti.
Attenzione all’usura
Il TAEG applicato non può superare la soglia dell’usura, fissata trimestralmente in base al TEGM (Tasso Effettivo Globale Medio). Se un finanziamento supera questo limite, può essere dichiarato illegale. Controlla sempre che il tasso che ti viene offerto sia inferiore al tasso soglia pubblicato.
Estinzione anticipata e recesso
Hai il diritto di restituire il prestito in anticipo (anche in parte) e di estinguere il debito rimanente. In questo caso si riducono gli interessi futuri. L’indennizzo massimo per il finanziatore non può superare l’1% del capitale residuo (se il rimborso avviene in anticipo e il prestito ha una durata residua superiore ad un anno), che si riduce allo 0,5% se il prestito ha una durata residua inferiore ad un anno.
Inoltre, puoi recedere dal contratto entro i primi 14 giorni senza motivazione. Se il prestito è stato già accreditato sul conto corrente, il cliente deve restituire l’intera somma entro 30 giorni, oltre agli interessi fin lì maturati.
Cosa deve contenere una pubblicità di prestito
Quando vedi un’offerta “tasso zero” o “finanziamento super agevolato” fai attenzione: la pubblicità deve mostrare in modo chiaro il TAEG, non solo il TAN o altri numeri. Deve indicare anche l’importo totale dovuto, la durata e le rate. Il TAEG deve avere almeno la stessa evidenza degli altri dati indicati.
Intermediari del credito autorizzati
Solo banche e società finanziarie autorizzate possono erogare credito al consumo. Se usano intermediari di credito (agenti o mediatori), questi ultimi devono essere iscritti agli albi OAM (Organismo Agenti e Mediatori). Verifica sempre l’iscrizione prima di accettare offerte da soggetti esterni.
📖 APPENDICE
Tutto quello che c’è da sapere sulla cessione del quinto
La cessione del quinto è una forma particolare di prestito personale, pensata per chi ha una fonte di reddito stabile. È rivolta a due categorie ben precise:
Il suo nome deriva da una regola semplice ma vincolante: la rata del prestito non può superare il 20% dello stipendio netto o della pensione, cioè un quinto. Il rimborso avviene direttamente alla fonte: la rata viene trattenuta ogni mese dalla busta paga o dal cedolino pensione e versata automaticamente alla banca o alla finanziaria che ha erogato il prestito.
Perché può essere conveniente
Per chi ha un reddito fisso e regolare, la cessione del quinto può offrire alcuni vantaggi:
- Tassi d’interesse più bassi rispetto ad altri prestiti personali, perché il rimborso è maggiormente garantito rispetto ad altre tipologie di prestiti.
- Rate fisse, che non cambiano mai per tutta la durata del prestito.
- Nessuna necessità di giustificare l’uso del denaro: il prestito non è finalizzato.
- Durata flessibile, fino a un massimo di 10 anni.
Proprio per la sua natura “garantita”, è spesso accessibile anche a chi ha avuto difficoltà di credito in passato, o non ha un merito creditizio elevato.
Attenzione però ai vincoli
La cessione del quinto ha anche dei limiti e obblighi da conoscere:
- È sempre obbligatoria una polizza assicurativa, che copre il rischio di perdita del lavoro (per i dipendenti) o di premorienza (per i pensionati). Il costo di questa assicurazione è incluso nella rata.
- Non tutti i lavoratori dipendenti possono accedere con facilità: l’azienda deve essere “affidabile” e spesso serve anzianità di servizio.
- I pensionati possono accedere solo se la pensione resta sopra la soglia minima garantita dopo la trattenuta della rata.
- Non è rinegoziabile facilmente e l’estinzione anticipata può comportare costi aggiuntivi.
Rinnovo, delega e cumulo: cosa c’è da sapere
Un prestito con cessione del quinto può essere rinnovato, ma solo a determinate condizioni, in base alla durata del contratto originario. Ad esempio, se la durata è inferiore a 5 anni, il rinnovo è possibile solo dopo che sia trascorso almeno il 40% del tempo.
Esiste anche la delega di pagamento (detta “doppio quinto”), che permette di accedere a un secondo prestito con rata trattenuta in busta paga, sempre con autorizzazione del datore di lavoro. Ma attenzione: non è un diritto, e molte aziende non la concedono.
Conclusione
La cessione del quinto è una forma di credito semplice nella gestione e sicura per il finanziatore, ma non priva di costi e vincoli per chi la richiede. Può essere una buona soluzione per chi cerca stabilità e ha una pensione o uno stipendio certo, ma è importante leggere con attenzione tutte le condizioni, valutare l’impatto della rata sul bilancio familiare e non sottovalutare la durata.
Come sempre, informarsi è la prima forma di tutela: meglio chiedere una simulazione, confrontare più offerte e leggere bene il SECCI prima di firmare.






