I clienti si differenziano tra persone fisiche e persone giuridiche.
I documenti richiesti per l’identificazione delle persone fisiche sono previsti dall’art 35 D.P.R. n.445 del 2000
Generalmente però gli istituti di credito richiedono per il censimento la carta di identità, la patente o il passaporto, insieme al codice fiscale o tessera sanitaria.
I documenti vanno esibiti sempre in originale e fotocopiati per essere poi archiviati nella posizione del cliente o allegati all’operazione “occasionale”, per coloro che non hanno rapporti continuativi con la Banca
Nella categoria persone fisiche, sono inserite anche le ditte individuali, ovvero persone fisiche che svolgono attività di impresa: si pensi agli artigiani come i parrucchieri, i baristi, gli idraulici, si tratta di lavoratori autonomi con partita IVA la cui attività è prevalentemente di natura manuale.
Diversi i liberi professionisti, che sono sempre lavoratori autonomi che però svolgono in proprio un’attività prevalentemente intellettuale: il promotore finanziario, l’architetto, il giornalista, l’avvocato e sono generalmente inseriti in albi professionali.
Questi professionisti possono essere lavoratori in proprio o anche lavoratori dipendenti.
Un insieme di persone fisiche e di beni, organizzato per il conseguimento di determinati obiettivi di interesse collettivo, costituisce una persona giuridica. Nella nostra attività lavorativa spesso identificheremo le imprese in società di persone come la Società Semplice, la S.n.C., la Sas o di capitale Srl, Spa, S.a.p.a. (società in accomandita per azioni), le società cooperative. Meno di frequente incontreremo le fondazioni, le associazioni ( Associazioni Sportive Dilettantistiche, Associazioni culturali…).
I documenti richiesti per il censimento delle società sono l’Atto costitutivo e Statuto, Partita Iva e Visura camerale. Saremo in grado così di individuare i dati camerali della società, iscrizione in Camera di Commercio, settore e ramo dell’attività economica (SAE e RAE), il codice ATECO 2007 della società e la partita IVA. Da ricordare l’importanza di un corretto codice Ateco ai fini delle valutazioni sul rating settoriale, attribuito dai sistemi di scoring della banca, e la rilevanza ai fini di antiriciclaggio dell’attività svolta.
Gli istituti possono infatti scegliere per loro policy aziendale di non intrattenere rapporti o svolgere operazioni occasionali con alcune categorie di imprese che hanno scopi ritenuti non conformi all’etica aziendale. Ad esempio: fabbricazione di armi, missili balistici, veicoli militari, ma anche attività di lotterie e scommesse fino ai club privé.