Il titolare effettivo

Il titolare effettivo (ovvero il reale titolare delle operazioni bancarie) trova una sua definizione a livello comunitario nella IV e V direttiva europea in materia di antiriciclaggio.

La V direttiva del maggio 2018 è stata recepita dal consiglio dei Ministri con Decreto Legislativo n. 125/2019. Entrambe le direttive hanno modificato Decreto legislativo n. 231/2007 il cosiddetto decreto sull’antiriciclaggio e conseguentemente la figura del titolare effettivo.

Il riciclaggio di denaro crea un danno alla collettività sia dal punto di vista sociale che economico, per frenare questo fenomeno è indispensabile identificare correttamente la figura dei titolari effettivi.

Si definisce titolare effettivo: la persona fisica, che può non coincidere con il cliente, nell’interesse della quale, in ultima istanza, il rapporto continuativo è instaurato, la prestazione professionale è resa o eseguita.

Nel caso in cui il cliente non sia una persona fisica, è titolare effettivo la persona fisica che, in ultima istanza, possiede o esercita il controllo diretto o indiretto sul cliente.

Tre sono i criteri guida che ci possono aiutare per l’individuazione del titolare effettivo: il criterio dell’assetto proprietario, quello del controllo e infine in caso di esito negativo dei precedenti, il criterio residuale.

Nel criterio dell’assetto proprietario si individuano le persone fisiche che detengono una partecipazione superiore al 25% del capitale in modo diretto o indiretto. Se la percentuale superiore al 25% del capitale è controllata da un soggetto non persona fisica, il titolare effettivo deve essere individuato, risalendo lungo la catena partecipativa, nelle persone fisiche che, in ultima istanza, detengono quindi tali quote;

  • In caso di esito infruttuoso del criterio dell’assetto societario si vaglierà quello del controllo:

si individueranno le persone che hanno pertanto il controllo attraverso il possesso della maggioranza dei voti in assemblea ordinaria o di un numero di voti o determinati vincoli contrattuali sufficienti a esercitare un’influenza dominante, come ad esempio nei casi di patti parasociali che mirano a stabilizzare l’assetto societario.

  • Infine Il criterio residuale, in base al quale il titolare effettivo deve essere individuato nella persona fisica o nelle persone fisiche titolari di poteri di amministrazione o direzione della società.