La Banca è responsabile del corretto trattamento dei dati personali posseduti e ne deve impedire usi difformi dalle finalità per i quali sono stati conferiti, per questo motivo i dipendenti hanno accesso agli stessi per finalità lavorative e collegate con le loro mansioni
La diffusione di dati può considerarsi non solo come una violazione delle norme a tutela dei dati stessi ma anche violazione dei doveri d’ufficio del dipendente.
Gli Istituti quindi, al fine di prevenire e scoraggiare comportamenti scorretti all’interno della propria organizzazione, registrano gli accessi ai dati personali dei clienti, attraverso un sistema di monitoraggio: per ogni operazione di inquiry verrà registrata sia la matricola del dipendente che la sua durata temporale.
Gli Istituti quindi, al fine di prevenire e scoraggiare comportamenti scorretti all’interno della propria organizzazione, registrano gli accessi ai dati personali dei clienti, attraverso un sistema di monitoraggio: per ogni operazione di inquiry verrà registrata sia la matricola del dipendente che la sua durata temporale.
Il registro viene adottato in conformità alla normativa GDPR e serve per documentare tutte le eventuali violazioni, che dovessero compiersi, in materia di accesso ai dati.
In ottemperanza poi alle norme sulla privacy, il dipendente non potrà fornire informazioni bancarie a chi non ha titolarità o delega piena sui rapporti, inoltre dovrà tenere un comportamento riservato serbando un tono di voce discreto nel relazionarsi con la clientela, far osservare le distanze di cortesia per non far ascoltare le conversazioni, non lasciare documentazione sulle scrivanie con dati sensibili in vista
Va evidenziato come ogni istituto di credito nei propri ordine di servizio imponga cautele specifiche e rafforzate, che vi consiglio di consultare.
Alcune Banche infatti prevedono il divieto per i dipendenti di invio di estratti conto via mail o le mere informazioni telefoniche anche nei confronti dei presunti aventi titolo.
La violazione delle norme sulla diffusione dei dati personali può dar luogo a sanzioni non solo disciplinari ma anche penali, civili e amministrative.