QUANTO COSTA LA TUA BANCA?

Grazie all’apertura di un conto corrente in banca, puoi fare una serie di operazioni. Quali?

SERVIZI CHE LA BANCA OFFRE

Ad esempio emettere assegni, disporre bonifici, pagare utenze e tasse, utilizzare le carte di debito e le carte di credito online o tradizionali; richiedere un finanziamento, utilizzare altri servizi come le cassette di sicurezza o la custodia in depositi chiusi; investire i tuoi risparmi, aprendo un dossier titoli e dando incarico alla banca di gestirli o amministrarli.

Ma.. occhio alle spese!

Prima di scegliere un conto corrente è importante informarsi su tutti i costi connessi, ad esempio ogni conto corrente ha dei canoni fissi e dei costi variabili: i primi sono quelli che bisogna sostenere per aprire (o tenere in vita) il conto, i secondi sono quelli che dipendono dal numero di operazioni che effettuiamo.

I COSTI PIÙ COMUNI

Canone: se fisso, va pagato mensilmente o annualmente; in cambio la banca offre un determinato numero di operazioni incluse nel prezzo oppure, in alcuni casi, azioni illimitate.

È un’opzione utile se si compiono, normalmente, molte operazioni perché si sa già quanto verrà a costare la gestione del conto, senza alcuna sorpresa.

In alternativa, alcuni conti correnti hanno canoni molto bassi se non gratuiti, offrendo un limitato numero di operazioni incluse e le altre da pagare singolarmente.

Imposta di bollo: è dovuta per il solo fatto di aver aperto un conto corrente. Non si paga con un saldo medio annuale sotto i cinque mila euro.

Commissioni per eseguire le operazioni: sono le spese per effettuare un bonifico, un prelievo con carta di credito o bancomat, la domiciliazione delle bollette, l’emissione di un assegno e così via. Queste variano a seconda della banca scelta.

Carta bancomat: in molti casi è concessa gratuitamente.

Estratto conto: mentre la versione digitale può essere consultata sempre gratuitamente attraverso l’home banking, la versione cartacea ha un costo che varia da banca a banca

Fai attenzione alle spese “nascoste”!

LE SPESE NASCOSTE

Cosa sono? Quelle spese che ci vengono addebitate in modo inaspettato o che magari pensavamo essere comprese nel piano.

Ad esempio, le spese di chiusura anticipata del conto corrente, se chiudi il conto poco dopo averlo aperto (di solito entro i primi 90-180 giorni).

Oppure, per fondi insufficienti: se sul tuo conto non ci sono abbastanza soldi per coprire una richiesta di pagamento e, di conseguenza, il conto va in rosso o il pagamento viene rifiutato.

In caso di smarrimento, rottura o furto della carta, è necessario pagare l’importo corrispondente per ottenere una nuova carta.

O ancora per inattività, cioè ti addebitano il mancato utilizzo del tuo conto

E QUINDI, COME SCEGLIERE IL CONTO CORRENTE?

Sui fogli informativi, che devi sempre richiedere alla banca prima di aprire un conto, troverai delle indicazioni: per esempio puoi confrontare i costi delle operazioni che si sommano al canone.

Soprattutto verifica l’indicatore sintetico di costo annuo (Isc) e le commissioni.

In alternativa, si possono consultare i motori di ricerca (Comparaconti.it, promosso dall’Abi, l’Associazione delle banche italiane o quello di associazioni dei consumatori come Altroconsumo).

Poi, tieni d’occhio i prelievi al Bancomat da una banca diversa dalla tua (la media è di quasi 2 euro), il canone della carta di credito (che può superare i 50 euro) e tutte le operazioni per cassa, dai bonifici al pagamento delle utenze.

Ricorda, le condizioni scritte sulla carta possono essere modificate: si può chiedere alla banca di migliorarle, dopo avere confrontato altre offerte.

SE NON SEI SODDISFATTO PUOI CAMBIARE LA TUA BANCA

La legge prevede un tetto massimo di 12 giorni lavorativi per spostare un conto da un istituto all’altro e deve occuparsi di tutto la nuova banca.

Infine, in caso di reclamo puoi rivolgerti all’Arbitro bancario finanziario se il problema riguarda la banca (www.arbitrobancariofinanziario.it) e all’Arbitro per le controversie finanziarie della Consob (www.acf.consob.it) se riguarda prodotti come le obbligazioni bancarie subordinate (e non).